Viajar descanta, ma chi parte mona torna mona

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LaRumbaDeMadrid-Plaza de Santa Ana

una piccola menzione merita Plaza de Santa Ana.

Ma sopratutto i suoi localini….anche perchè davvero che la piccola piazzetta ( che nel corso del tempo ha conosciuto diversi volti e rifacimenti) sia stata modellata a partire dai vari cafè, tapacerias e tabernas che la costellano.

Qui prima di tutto…o meglio…prima di ogni altro posto ( anche perchè è stato il primo impatto) in questo ritorno….c’è il sapore di spagna…..ci sono i prosciutti appesi alle pareti…la gente accalcata al banco che ordina birra fresca accompagnata da un numero di stuzzichini, cicchetti e assaggini che voi umani, nemmeno nei vostri sogni più lussuriosi, potete immaginare….

LaRumbaDeMadrid- il Pellegrinaggio

Assai curiosa, oltre ogni cosa è risultata la partenza. Un segnale che lasciava poco spazio a intepretazioni diverse.

Come altrimenti spiegare al mio sguardo insonnolito lo spettacolo che il caso ( o il tempo o chiamatelo come diavolo vi pare ) aveva riservato a me e solo a me. Quale partenza più insolita poteva essere quella che prevedeva di partire dall’aereporto di Venezia con bufera di neve?

Ma quando si è mai visto ( a marzo poi!!!!) questo trattamento da parte del Dio dei Viaggiatori ad un suo adepto…sicuramente non ortodosso ma almeno fedele, almeno in parte!!!

Eppure neve e bora gelida ha investito e tormentato la laguna per mettermi forse alla prova?

Per vedere se veramente io e la Iberia volevamo arrivare alla tanto agnognata Madrid per raggiungere un poco di sole….se non tepore primaverile quantomeno un poco di sole….

Ma le sorprese del Dio dei viaggiatori non erano finite qui….anzi erano appena cominciate !!!

Smentita su tutto la mia linea….in effetti ho forse peccato d’ingenuità o quantomeno di presunzione nel ritenere che marzo fosse abbastanza fuoristagione per non esserci problemi nel dover prenotare in anticipo….

e cosa mi aspetta invece?….ci fosse qualche Dio dei viaggiatori se la starebbe ridendo grassamente nel vedermi girovagare in pellegrinaggio per ostelli. Appena arrivato ho trovato un ostello che aveva posto solo per quel giorno….il giovedì mi sono spostato di poche decine di metri…in un’altro ostello…e continuerò….dato che vista la malaparata ho cominciato a guardarmi in giro per prenotare…con risultati abbastanza scarsi direi….

infatti ad ora…trovato uno per venerdì ad un costo abbordabile ( anche se non economicissimo….25€!!!)…. domenica si cambia di nuovo….e sabato??? un grande boh accompagna il giorno clou del weekend!!!….e chi cazzo si aspettava che in pieno inverno madrid fosse invasa da turisti tanto da non trovare un buco in una camera condivisa????…..

sento già le grasse risate…del Dio dei Viaggiatori…..cerco di prenderla con filosofia….anche se sarebbe meglio votarsi a Santa Rita…..

ps: per la cronaca…..la protettrice dei casi impossibili!!!!!

España-Regreso en Madrid

 

Regreso en Madrid de tarde…

…la zona, stretta tra calle fuerancarall e plaza…chueca è una piccola scoperta di negozietti e colori vivaci. talmente piccoli e incastonati nei palazzi fine ‘800  da mostrarsi con una luce migliore…nonostante il caotico viavai di persone lungo fuerancarral, rifugiarsi in quelle calles strette strette, abbarbicate nel pavè, è  un toccasana per il buon umore.

passeggiata da fare in solitaria, gustandosi gli incontri casuali,gli sguardi maliziosi  delle chicas lungo la via ( a volte ben accolte a volte meno), i graffiti che decorano le scritte delle botteghe, prendendosi il tempo per gironzolare senza mappe o direzioni,ma seguendo lo sguardo e poi cambiare direzione…all’improvviso…per il desiderio del momento.

passeggiata che consiglierei…meglio in solitaria…per apprezzarla di più…l’istinto che ti fa saltellare da un negozio vintage all’altro.

Pranzo buono in ristorantino/osteria/bacaro…gradevole…simpatico…arredato con bei quadri e splendide foto…e poi mi piace troppo quello sbocconcellare al banco…mentre chiaccheri e tracanni caña fresca.

Malasaña è una piccola perla. incantevole quartiere di collina..di saliscendi colorati di bottegucce minuscole…di palazzi rossi, rosa e azzurri, di un piccolo giardino  incantato chiamato plaza de dos de mayo, di piccoli silenzi rigeneranti…di abitanti    in passeggiata quieta..di negozzietti alternativi..di voglia di godersi il  luogo. fa proprio bene all’umore questo giro…questo andare a zonzo…a perditempo…trovando  un angolo di madrid che soddisfa l’occhio e l’umore…

sono soddisfatto di essermi preso del tempo per perdermi nelle stradine di questi due quartieri cos¡ diversi dal caos turistico del centro. Ho volutamente evitato di avvicinarmi a tutta una serie di luoghi…come plaza mayor e la puerta del sol…per evitare il solito meccanismo incoscio che scatta spesso quando ho di fronte una grande città: tutto quell’industria pesante che `il turismo…con il suo roteare di corpi…scattare di flash in controluce…assedio di muri e strade. Che fa il paio con la caoticità e la fretta estreme proprie d’ogni metropoli…

Evitare tutto ciò, rinunciandovi, per passeggiare in qualche barrio meno centrale e più madrileno mi fa tornare a casa con qualcosa di bello impresso nell’umore. Peccato non aver avuto il tempo anche per Lavapies….


España- tu chiamale se vuoi impressioni

tu chiamale se vuoi impressioni….d’una mezza serata….

Madrid nueves meses de invierno…tres meses de infierno

metropoli dai grandi viali e dalle tante, tantissime piazze…si snoda intorno a questo complicato e congestionato sistema stradale che ha il suo epicentro nella gran via…arteria centrale e tonnara di uomini e macchine inghiottiti da un unica rete da pesca gigante…gran via…quasi fosse una picadilly delle peggiori intenzioni.

questo sistema viario assomiglia all’immagine mentale che aveva date  quando pensava alla struttura dell’Inferno…diabolicamente concentrico..in realtà unicum senza fine.

Architettonicamente curato, con una prevalenza del bianco e del monumentalismo, forse, di origini franchista…mi lascia quantomeno poco coinvolto…la sensazione che ho provato, ancor prima di scendere dall’auto è  di essere a Roma!…ma potrebbe essere qualcosa d’altro…diabolicamente parlando…e parlando del peggior giorno dell’anno.

Meritevoli di qualche occhiata più curiosa e meno provata dalla stanchezza sarebbero chueca e malasaña. pavè a terra, palazzi dai colori vivaci, localini e negozzietti interessanti. avrebbero un’’attrattiva…x dare un volto interessante a questo inferno

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