Viajar descanta, ma chi parte mona torna mona

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#panamericana-Colombia

Mi reina,  Colombia

Mi reina,  de que quisiera que le hable?

Mi reina Colombia,
ho pensato che una lettera fosse la maniera migliore per parlare di te e con te, mi reina!  Le circostanze del viaggio hanno fatto sì che avessi troppo poco tempo per conoscerti bene:mi sono rimaste qualche immagine a colori forti, una serie di ritmi che mi ronzano ancora in testa e il dispiacere per il poco tempo.

no sabia bien como escribirte, mi reina Colombia, y al final pensè que una letra hubiera la manera mejor para conversar contigo y sobre ti. La onda del viaje fue de ser un poco de prisa y no tuve bastante tiempo para conocerte bien: me quedo con unas imagenes de color brillantes, sonidos y ritmos que me permanecen en mi cabeza y, por supuesto, la lastima por el poco tiempo contigo.

Sin dal primo momento in cui sono arrivato,  mi reina Colombia, mi sono lasciato cullare dalla calorosa accoglienza che i tuoi abitanti mi hanno riservato, coprendomi di vezzeggiativi e coccolandomi come un amorsito. E un secondo dopo mi sono reso conto che un passato oscuro in realtà non è ancora passato, seppure c’è una consapevolezza che è arrivata l’ora di mettere fine ad una guerra civile sotterranea che dura da 60 anni. Ma questo costa molta fatica, tocca interessi economico-politici e deve fare inevitabilmente i conti con dolori e richieste di giustizia sacrosante.Tanti nodi irrisolti tra le parti che rendono difficile il percorso. Lo capisco perfettamente che non è facile mettere allo stesso tavolo negoziale FARC,ELN, Uribe e Governo per ricercare un compromesso.Ma non vedo altra soluzione, sinceramente, se non tentare di mettersi intorno ad un tavolo e incominciare, seppure costerebbe molto in termini di dolore delle famiglie delle vittime, di richieste opposte alla giustizia, di interessi economico politici. Mi dispiace, ma non credo che sia sufficiente un tentativo di accordo solo tra Santos e le FARC: come potranno accettare di consegnare le armi quando i paramilitari hanno ancora i fucili? Come si può chiedere alla gente di accettare che i guerriglieri scontino le loro pene prestando opere sociali se non in un accordo complessivo di pace?

#graffiti #mireina #colombia #gabo #cali

Desde el primer momento, mi reina Colombia, me dejé arrebatar del cariño con le que me dieron la bienvenida tus ciudadanos, preocupandose de darme hermosas atenciones y tratandome come un amorsito.Porque los colombianos saben ser muy muy muy calorosos! Aunque, despues pocos dias, me dió cuenta que hay un pasado obscuro que todavia no se pasó: a pesar de la conciencia que ya llegò la hora para terminar una guerra subtérranea que tarda  60 años. Lo intiendo perfectamente que no es sencillo hacer un compromiso entre todas las partes: eso cuestaria mucho en terminos de pena sufrida por las familiares de las victimas, de las solecitudes (a menudo  opuestos) de justicia, de intereses economicos y politcos.Obligar ELN, FARC, Uribe y Gobierno a sentarse a la mesa por otorgar un acuerdo,de mi punto de vista externo, aunque cuesta dolor, es una etapa obligatoria para tratar de llegar a un compromiso.Lo siento, pero yo no creo que es suficiente que a la mesa de la negociacción hayan solo Gobierno y Farc:¿como el Gobierno Santos puede pedir a las FARC las pistolas si los paramilitares todavia detienen fuciles? ¿Como  las familias de las victimas pueden aceptar que los guerrilleros puedan convertir sus penas judiciales en obras social sino en terminos de pacificación social  de todas las partes?

Mi reina Colombia, volevo raccontarti di quanto mi sono piaciuti i parchi di Cali, la Candelaria di Bogotà, i graffiti di tutti i luoghi in cui sono stato e il tuo profumatissimo caffè. Ma sopratutto avrei voluto dichiarare il giorno o quantomeno l’anno….l’anno in cui dire:ecco mi reina, te lo avevo promesso, e adesso posso dirlo: torno a trovarti!

Mi reina Colombia,perdoname si te hablo tambien de tu obscuridad, pero me extraño porque quisiera cuentarte de como me encantaron los parques referescos de Cali, el barrio Candelaria de Bogotá, los graffiti en todos los rinconese del pais y tu saburoso café. Mira mi reina,te lo prometì y ahorita es verdad:Volveré

#panamericana-Guara Ecuador!

Gara Ecuador

  1. Los Andes
  2. La Gente
  3. El dulce Castellano
  4. Considerazioni Economiche
banosdeaguasanta-Ecuador

Travelling independent


Los Andes

In Ecuador le Ande hanno un aspetto piu’ umano,più rassicurante di quelle dai paesaggi lunari tipici della catena montuosa in Bolivia e Peru. Qui, in Ecuador,  passiamo a quelli piu’ ricchi di verde : un paesaggio tropicale a ed uno montano a Alausi, e Riobamba, che stupiscono per la loro bellezza e per la loro rude dolcezza.

En Ecuador los Andes te trasmiten mas seguridad y tienen un aspecto mas humano de los andes bolivianos y peruanos. Respecto a las imágenes lunares de aquellos ecuatorianos son mucho mas ricos de naturaleza: la que casi tropical de Vilcabamba o montañero de Alausi o Riobamba.


La Gente

La gente en Ecuador, verdaderamente ha sido conmigo preciosa y cariñosa. Me llamó la atención de la manera muy cariñosa con la que los ecuatorianos se acerca a la gente y te tratan en manera deliciosa.
Me pareció también que hay mucha gente religiosa aquí en Ecuador porque en cada lugares ( y en cada bus) hay una imagen de la virgen o unos .

Mi porto a casa molte cose immateriali dall’Ecuador: il difficile è scrivere o meglio descrivere la gentilissima e calorosa accoglienza che mi hanno riservato. La gente è sempre stata amichevole e gentile al limite del mieloso.
Solo una nota di colore: qui la gente è tanto cattolicamente religiosa  da disseminare di santini e preghiere ogni angolo persino nei bus.


El dulce castellano

Il dolce vezzeggiativo -ito,gia’ ascoltato in Andalusia, qui e’ utilizzato per ogni vocabolo: nemmeno l’avverbio hasta luego e’ scampato alla suo vezzeggiativo diventando lueguito.Il tutto condito da teatralita’ spinta a rendere tutto drammatico come in una telenovela sudamericana. Tra un amorsito e un corazonito regalati ad ogni frase,  spunta anche una piacevole pronuncia della LL con un sacrosanta: “ggih“!
Una piccola nota riguarda l’appellativo con cui la gente mi ha chiamato: abituato ad un jovencito, rimango male quando a Cuenca mi chiamano señor! Per fortuna che nella regione Oriente sono tornati ad classicone come flaquito.

Aquí en Ecuador se utiliza muchissimo añadir ito/a a cualquier palabra: tampoco el adverbio hasta lueguo se manteniò igual y se trasformò en un hasta lueguito!!! Así que todo es amorcito y cariñoso:que sea ordenar una cervecita o cambiar diez dolaritos todo te aparecen como una telenovela!!
Los ecuatorianos además pronuncian la doble l a la argentina: así que me siento a casita!
Al final una pequeña curiosidad personal: estaba bien acostumbrato a que la gente me llamaba jovencito y quando a Cuenca empezaron a llamarme señor estaba muy triste. por suerte que en la region de Oriente prefieren un apodo más antiguo y un poco porteño come flaquito!


Considerazioni Economiche>

Da quello che ho visto con un ottimo sistema di transporto integrato e, pur nelle difficolta’ di mobilita’ andina, hanno un costo bassissimo ( 1$/km).I bus arrivano dappertutto, a volte in concorrenza con i taxi compartidos nelle zone fuori dalle citta’ principali.
Molte persone con le quali ho parlato si lamentano dei rincari di tasse e accise, che stanno facendo lievitare i costi anche degli alimentari. Il governo li ha decisi, almeno così mi hanno detto, per avere dei fondi di riserva la ricostruzione post terremoto.
Onnipresenti i chioschetti di street food, vero  fondamento della società latinoamericanita, da cui si levano i piu’ disparati odori di cibo e strada, a qualsiasi ora del giorno e della notte.

Desde lo que he visto el país tiene un muy buen sistema integrado de transporte.A pesar de el hecho de tener que moverse través los Andes, moverse es bastante barato (1$/km) sea utilizando las busetas sea los taxi compartidos ( fuera de las ciudades principales).
Un tema que me llamó la atención es que aquí la gente se molestó mucho de el subir de los precios de todas las cosas, incluyendo la comida basica, porque  el gobierno necessita otorgar dinero por el desastre del terremoto.
Lo que no falta sono los kioskos de comida rapida, verdadero fundamento de la sociedad latinoamericana, que se quedan en todos los rincones y desde los que sale una dulce canto de los vendedores que llena el aire: “Venga…solo un dolarito…venga” o ” morocho…morocho calientito”

#panamericana-Bogotà

La Capital Bogotà

Bogota e’una metropoli dal caratterre piuttosto deciso. Ed e’ per questo motivo che la divido in due categorie: mi piace e non mi piace. Perche mi suscita  sentimenti contastranti.

P60610-230840

I parchi: dal parque nacional al jardín botánico. El parque Simon Bolivar abbondantemente sopra gli altri.

Barrio Candelaria: gli amanti dello stile coloniale non rimarranno delusi…ha degli scorchi molto pittoreschi e molte case color pastello.

Montserrat: vedere le cose da un altro lato, da un’a,tra prosperrova.

Catedral de sal de Zipaguira’: situato poco distante da Bogota( anche se ci si impiega almeno un ora e mezza ) questa meraviglia di volonta’ di costruire, anzi scavare, una cattedrale in una cava di sale!

il traffico e il mostruoso inquinamento : essere un po’meno orrendo di quello di Quito non e comunque qualcosa di cui vantarsi,

i grattacieli: troppi.sempre e comunque.

il sistema di trasporti pubblici : ,quando sono stato a Bogota, ero di casa in un quartiere non servito dal Transmileno/trolley bus. Parlo dunque solo di tutto il trasporto fuori dal sistema principale: casuale, difficilissimo da decrifrare, solito sistema di guidare da ritiro immediato della patente.

 

 

#panamericana-Cali

 

Cali, la ciudad del etero verano

Passo dal freddo piovoso delle Ande al calore estivo e un poco afoso di Cali nel giro di una ora di aereo charter, preso a causa dello sciopero di contadini e camionisti che blocca da giorni la Panamericana.

Cali mi si presenta con il Parque Artesanal Loma de la Cruz, un piccolo angolo di fresco dove sostare, cazzeggiare tra le botteghe artigiane e ascoltare un po’ di musica. È il primo assaggio di una città culturalmente è musicalmente molto viva.

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Mi sposto nel quartiere di San Antonio, dove sì possono ammirare intere strade di casette basse e bianche, con i finimenti in legno tipico dello stile di epoca coloniale. La buona conservazione degli edifici dipende anche dal divieto di cambiare stile ( è possibile solo restaurare) imposto dal governo cittadino al fine di preservarlo.

Mi muovo ancora per Cali e, visto il bisogno di fresco, mi rifugio in una altro parco: el Parque dela iglesia de San Antonio. Cali si è per fortuna dotata di molti parchi : dove la gente si rifugia anche solo per respirare un poco e socializare con gli amichevoli e gentilissimi colombiani.

Nota a parte merita la passeggiata in centro Cali, dove il lungofiume ospita una serie di opere artistiche dedicate a sua maestà la Gatta!!!

#panamericana-Quito

 

Escucha Quito

 

Quito, prima di ogni altra cosa, si vanta di essere stata la prima citta, nel 1978, ad essere dichiarata Patrimonio Unesco.

P60605-191904

Quito si dipana lungo una valle stretta e lunga,dove le case si arrampicano sulle ripide colline circostanti a formare una città che non sembra aver fine.
Il centro storico di Quito, di chiara impronta coloniale per l’architettura degli edifici, è disseminato di imponenti e lussuose chiese costruite tra il 1600 e il 1700. La più famosa, la iglesia de san francisco, patrono della città nasconde anche una piccola leggenda che mi è stata raccontata da una guardia giurata particolarmente socievole. La leggenda narra di un indigeno che frego’ il diavolo promettendogli la sua anima se avesse costruito interamente la chiesa in un solo giorno. Ma il tipo si tenne una piccola pietra in tasca e, quando venne il momento di fare i conti, il diavolo scoprì’ di aver regalato una chiesa “d’oro” a Quito e rimase fregato.

C’è sicuramente un aspetto negativo di Quito: il suo traffico caoticissimo è realmente un incubo. Il suo sistema di trasporto pubblico è formato da una serie di trolleybus che connettono la città lungo la direttrice nord sud. Il problema è che ci vorrebbe un numero doppio di bus( sono sempre troppo pieni) e trovare il modo di abbattere i tempi di percorrenza ( si impiega da una ora a due per andare dal centro al nord quito.

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