Viajar descanta, ma chi parte mona torna mona

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Palermo-il Mercato di Ballaro’

Palermo- Il Mercato di Ballaro’

Forse la grande e vera Casbah di Palermo: chiudete gli occhi e aprite le orecchie, perche sia l’udito a farvi da cicerone. Ballarò è il luogo dove trovare ogni genere di merce ( legale e non) e’ una bolgia di corpi e suoni, di cantilene dei venditori in mezzo alla calca, di banchetti improvvisati al lato di un marciapiede, del vociare della contrattazione tra clienti e venditori.
Trovano un loro ordine astrale I banchi del pesce, pigiati accanto a quelli dei pappagalli, giusto di fronte al paninaro con carne alla brace e a quello che vende sigarette di contrabbando.

(c)girandoliere.altervista.org

Ballarò, Palermo

In questo carnaio , a tratti indistinto e indistinguibile di uomini, donne e bestie fanno tenerezza i salamelecchi d’un barista che ti serve il caffe, la stoica indifferenza dell’avventore che fuma sotto il cartello di divieto di fumo, la stucchevole gentilezza del venditore di sigarette di contrabbando.
Ballaro sembra una specie di microstato indipedente nel cuore di Palermo: luogo di folklore, di sapori e odori forti ma anche dicase diroccate, di personaggi di dubbia moralità e di commerci illegali.

 

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Palermo- Magione e Vucciria

A lato della trafficatissima via Roma, in direzione del porto turistico, si snodano i quartieri di Magione e Vucciria.

Magione

Risalendo il quartiere dalla Cala, il porticciolo, ci si immerge gradatamente in un’altra dimensione spazio-social-temporale.Magione e’ un inestricabile andirivieni di stradine, nel pieno centro di Palermo, da vivere in apnea sensoriale, rispetto al mondo esterno.Il vociare cantilenato degli avventori che esce dai numerosi locali di via paternosto si mischia al cicalare stretto stretto delle comari che si affacciano dalle mille porticine dei vicoli. Il continuo susseguirsi di vicoletti in pave a volte sfocia e si apre negli spazi di Piazza Marina o Piazza Magione. Verso il tramonto diventano una bolgia dove uomini, motorini, macchine e cani trovano un ordine non comprendibile al visitatore, abbagliato da un apparente caos dantesco. Zona affollata di locali, vinerie, osterie, pub e focaccerie per ogni gusto e tasca.

 

scorcio di palermo

Quartiere Vucciria-Palermo

Vucciria

Il primo senso che viene allertato, quando si mette piede a Vucciria, e’ l’olfatto: l’odore intenso e forte di frattaglie bruciacchiate riempe l’aria quasi quanto il fumo acre e denso sprigionato dalle piastre dove cucinano la carne. Verace e profondo sud di case dalle pareti scrostate, venditori di strada, gruppi di giovani tiratardi che ciondolano nelle mille piazzette, garage adibiti a verdurai. Una casbah, Vucciria, umana multicolore autonoma che sembra vivere di vita propria….autogestita.

 

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Ciuri Ciuri- Ortigia

Ortigia….la vecchia Siracusa…

Ortigia…un isoletta attaccata alla terraferma…a siracusa alla sicilia….

carina mi sembra la parola più adatta per descriverla…vista al tramonto un abella luce non le dà quel quid in più che mi aspettavo dopo l’ottima impressione serale…ma non cancella quelle belle passeggiate intorno…a circunnavigare questa piccola isoletta densamente abitata…piena di verde…e con quelle casette…quei palazzi vicini vicinissimi…senza un intervallo uno dagli altri.

ne ho apprezzato soppratutto il lato di marino….quel suo estendersi e allungarsi verso il mare mediterraneo…quel carattere che fu di lei avamposto della grecia italiana….e che provvedono a ricordarci ( spesso con cattivo gusto…come il park auto “talete”!!!!). La senti la statura romantico-decadente che attira così tanti stranieri…che qui più che negli altri luoghi siciliani che ho visitato. Ha il fascino di città che è stata grande e che si culla in quegli allori….


Ciuri Ciuri- con l’orizzonte d’africa

ore 19.58

partiti in direzione strada provinciale 19….a sud della provincia di Siracusa, punta estrema dell’isola. La punta esterna meridionale di quell’ideale triangolo che la sicilia…certamente non è il punto più a sud dell’Italia continentale ( in calabria..)…nemmeno dell’italia come stato ( lampedusa…che credo si giochi il posto d’avanposto d’europa in concorrenza con ceuta)…ma questo basta. basta e avanza a instillare un pensiero che abbia orizzonte invece che panorama. Questa strana sensazione che mi pervade quando percorriamo quella strada che mira a sud…a quel piccolo porticciolo con l’orizzonte d’africa.  E’ solo un pezzo di terra, ma scatta l’immaginazione che ti porta a far volare lo sguardo oltre spiaggia e i metri di mare fino a dove lo sguardo non distingue più cielo da mare..

OASI NATURALE DI VENDICARI: Partiamo da qui per scendere verso la punta…questa piccola riserva naturale che abbraccia qualche chilometro di costa sulla strada che va a Pachino. Peccato…peccato per il sole che picchiava anche a pomeriggio inoltrato…per la massa marea…in primavera questa chicca sarebbe stata godibilissima anche senza molto da offrire…se si esclude passeggiate su strade bianche, “raste” e qualche resto punico…

PORTO PALO E CAPO PASSERO: e anche l’isola delle correnti. e un bar cafonissimo…da evitare assolutamente…non solo per un madornale errore ( magliette dello staff con stampa annessa: “bar più a sud d’Italia”…ma sopratutto per la cafonaggine incredibilmente concentrata tutta qua e Heineken che bruciano nello stomaco.

A dire la verità non è che ci sia moltissimo da vedere: giusto la curiosità di poter arrivare nella vicina isola delle Correnti ( chiamata così perchè si incrociano Mar Tirreno e Mar Mediterraneo) sostanzialmente camminando!…che la profondità dell’acqua è tale da poterlo fare.

Ciuri Ciuri- Strada Provinciale 24

…Se impari la strada a memoria di certo non trovi granchè

se invece smarrisci la rotta

il mondo è lì tutto per te …

il viaggiatore, Mercanti di Liquore

Sbagliare strada per andare a vedere un paesino di montagna e scoprire una strada di campagna meravigliosa: con le pietre accastate a fare da recinzione, le more selvatiche da cogliere per addolcire il viaggio…un curva e controcurva che svela piano piano le montagne siracusane…mozzandoti il fiato!

e quindi la consapevolezza della scoperta….la gioia nel rendersi conto che ci abbiamo guadagnato a sbagliare strada…ci abbiamo guadagnato in gioia per gli occhi…in una luce meravigliosa…in uno spettacolo di sicilia nascosta.

come ieri sera, per andare a ragusa Ibla, sbagliando strada abbiamo avuto la scoperta del viaggio…la bellezza del girovagare ci ha portato in dono una sicilia bedda!!


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