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Il Ballo di San Vito-Costa Adriatica e Grecìa
Adriatica come costa e paesi che si affacciano a questo mare nostrum. Ma non mi fermo solo alle spiagge per spingermi verso l’immediato interno della Grecia salentina.
Quando parlo di cio’ che per me e’ mare di questo tratto di mare parlo. Non mi nascondo dietro un dito:quando avevo 4o5 anni mio padre mi disse:oggi ti porto a vedere che cos’e’ per davvero il mare! Il proseguio ideale di quella frase paterna potrebbe essere: chiudi gli occhi e apri i sensi ai colori, ai profumi del mare!
Castro, Santa Cesarea e Leuca tra i piu’ famosi..Porto Badisco, il Ciolo e Sant’Andrea tra quelli meno..la toponomastica di scogli, insenature e meraviglie del mare meum.
Abbandonate le maestosita’ barocche della citta’ non e’ facile farsi sedurre dai paesini. All’ apparenza schivi e autocentrati, racchiudono unaumanita’ che ti conquista se solo te ne dai il tempo. Le inconfondibili piazze eville comunali( giardini dove la gente si ritrova a passeggiare, chiaccherare e salutare i compaesani) sono il segno inconfondibile di questa metavigliosa autenticita’. In tutta la provincia, a voler cercare, si trovano queste enclavi di profondo Sud. Questa volta mi sono dedicato un po’ di piu’ alla Grecia, isolotto di terra rossa e paesi, dpve ancora si trova qualche vecchietta che parla il vecchio dialetto…il grico. Tra i vari Castrignano, Melpignano e Calimera un plauso speciale lo merita Martano. Cittadina in cui la lungimiranza e la cura ha permesso di valorizzare il suo piccolo centro e la sua “chiesa madre” come un gioellino. Bellezza da assaporare passeggiando a ritmo lento….lento…
Il Ballo di San Vito- Lecce
Giusto perche’ chi risiede e chi arriva da fuori non possa avere nemmeno un dubbio, hanno piazzato uno di quei cartelli elettronici con scritto: Lecce, Capitale del Barocco!
Non e’ dato sapere se fosse previsto un benvenuti a mo’ di accoglienza… improbabile comunque…troppa fatica!!!!
Erano tanti anni che non andavo a Lecce, solitamente preferendo io la costiera Adriatica e il Capo, e l’ho ritrovata adirittura piu’ bella di quella che ricordavo.
Non e’ solo la luce nello splendido cielo serale che valorizza il barocco delle sue piazze e chiese, e nemmeno solo l’atmosfera da sagra patronale ( ieri sera era la festa del patrono Sant’Oronzo) di piccolo paese per le vie del Centro.
E’ questo insieme di paese e citta’ a rendere cosi’ fascinoso immergersi in questa onda di suoni e odori, in questo inseguirsi di chiese barocche e case in pietra leccese, in questo gioco tra luci, illuminazioni e cielo immensamente blu