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Un sueño argentino- Patagonia

21.11

PUERTO MADRYN E PENINSULA VALDES

Appena arrivato, ieri, ho fattoun breve giro per la città di Puerto Madryn, punto d’entrata in patagonia. La cittadina è graziosa e molto lineare nelle sue costruzioni, sopratutto nella zona residenziale. Il centro è invaso di negozi ad uso turistico, non dissimile da tante città italiane da vacanza di mare, dove oltre a qualche prodotto in stile artigianato, si concentrano agenzie d’ogni genere e specie per le escursioni. La sensazione è che la città viva di turismo ( e da quanto ho potuto vedere vive anche bene!!) legato al suo mare e alla vicina riserva naturale della Peninsula Valdes. Il bel paseo lungospiaggia è comunque piacevole da fare a ritmo lento, sopratutto se si sopporta il forte vento onnipresente ( sopratutto nel tardo pomeriggio-sera).

L’escursione di tutta la giornata ( agenzia affidabile www.bottazzi.com) nella peninsula valdes comprendeva 3 siti ( Playa Cantor, Caleta Valdes e Punta Norte) più l’escursione in mare su un barcone per avvicinarsi alle balene, in questo periodo dell’anno, neo-partorienti.

La penisola ha delle caratteristiche precise, per quanto ho potuto vedere e ascoltare dalla guida, sia dal punto di vista terrestre che marino. La cosa che mi ha colpito di più è come questo piccolo pezzo di terra e il golfo nuevo che la bagna siano assunte come fonte di vita terrestre e marina. Questa estepa o desierto di rovi, arbusti e ghiaia come casa per numerose specie di animali e le sue spiagge come luogo di riposo ( per i leoni marini), posto sicuro per la cova ( pinguini di magellano) e “reparto maternità” ( balene). Un luogo che ai mei occhi sembra così inospitale è stato eletto come casa e alcova da molte specie animali. Credo che veramente sia la cosa che di più mi ha colpito oltre all’indubbia bellezza del posto e, bisogna riconoscerlo, alla cura e professionalità di che nella riserva lavora. Personalmente vedere le balene da vicino mi ha emozionato, ma ancor di più vedere nascere un pinguino!!!


Un sueño argentino- piccolo trattato tra l’ironico e il rispetto dei mezzi pubblici argentini

COLLECTIVOS, SUBTE E OMINIBUS:

ovvero piccolo trattato tra ironico e il rispettoso nei mezzi pubblici argentini

Partiamo dalla considerazione di aver visto con i miei occhi ( e confermato da numerosi argentini interepellati personalmente sull’argomento) che l’argentina ha uno dei peggiori parchi auto del mondo. E’ facile, facilissimo trovare auto degli anni ’40-’50 per non parlare di fanali inesistenti, macchina in cui si entra dal finestrino e portiere tenute con il nastro adesivo. Motivo principale: gli argentini non hanno i soldi per un macchina nuova!!!

SUBTE: la metropolitana di Buenos Aires ha 5 linee ( di cui due in ampliamento) e stravince il confronto con quelle delle principali città italiane. Non è solo il numero ma sopratutto l’efficienza e la diffusione. Puntuale, pulita e ben sorvegliata: praticamente un fiore all’occhiello. Con una piccola perla che, lasciatemi dire è la linea rossa, inaugurata nei primi anni del ‘900, conserva ancora i vagoni di legno…una carineria retrò!!!

COLECTIVOS: Qui le cose si complicano un po’…è vero che il sistema di servizio urbano è capillare e ininterrotto, avendo qualcosa come 512 linee e funzionando 24h al giorno. Per un principiante come me ( lo ammetto candidamente) però ci sono alcuni problemi di comprensione del funzionamento del servizio. Le fermate ci sono, è vero, anche se capire che quel tubo arrugginito che pende dal palo della luce sia la fermata potrebbe non essere semplicissimo. Un’altra cosa che mi molto colpito è la totale mancanza di orari: i colectivos passano, ma sapere quando non è tra le cose usuali. Questo dà adito a situazioni un pochino grottesche, come quella che mi è capitato di vedere in Paseo Colon quando ho visto passare e affiancarsi 3 colectivos della stessa linea contemporeamente!!

Se poi siete deboli di cuore evitateli del tutto!! Vi risparmeriete dal dover aggrapparvi a due mani al palo perchè l’autista sta sorpassando bestemmiando in porteno , di non poter stare vicino alla porta perchè tenuta spesso aperta o di dover scendere in corsa perchè l’autista rallenta ma non si ferma!!!

OMNIBUS: qui l’esperienza è ancora poca. Ma devo dire che noi ce li sognamo degli autobus così!! Prima di partire e anche in ostello tutti mi avevano parlato molto bene degli omnibus argentini, e sono completamente d’accordo. Sedili larghi e comodi, pasti compresi nel prezzo, discreta puntualità. Anche qui sono riusciuto a trovare un difetto: la terribile tombola della compagnia Andesmar!!! como direbbero qui è horrorosa!!!

Un sueño argentino- el mercado de San Telmo

Ora di pranzo, tendente al pomeriggio.Giretto per il quartiere letteralmente invaso di turisti e bancarelle per via del mercatino delle pulci. In Alcun tratti ( ma solo in alcuni)un po’ ingordo di turisti, ma per la maggior parte uno spettacolo lussurioso di suoni e colori da tutto il latino-america.

C’è da perdersi, come ho fatto io, passeggiando tra ambulanti colombiani di empanadas e artigianato d’ogni genere e specie. Risucchiato in un vortice, avanzi e ritorni, come se non ti stancassi mai di questa giostra.

Il misucglio di visi, colori, suoni è la migliore mezcla che uno possa immaginare…cominci ad affinare l’udito…a distinguere lo spagnolo degli altipiani boliviani racchiusi in quelle facce orgogliose, la cantinela porteña dal dolce suono degli argentini del norte…da quello che sembra ancora più dolce dipinto nei tratti di bellissime donne colombiane e venezuelane…

ti arrischi persino a dire che non è poi così difficile capire e farti capire…che sembra adirittura più facile di quando eri in spagna…e allora che cosìè? E solo l’interesse verso questa immensa nazione e questa metropoli….come qualcuno ha detto l’unica dell’emisfero australe?….e ti chiedi anche dove sta l’europa che tutti dicono qui ci sia in forma massiccia? Dove l’hanno vista questa benedetta europa?…se è vero che lo spagnolo che parlano gli argentini con cui fin hai parlato ti risulta molto più comprensibile di quello dei cugini iberici….ma non può essere tutto qui. Non l’hai vista l’europa negli edifici sgarrupati, nei visi gioviali, nelle immense avenidas…insomma dove sei? Hai letto dappertutto che questo è il paese più “europeo” del continente latinoamericano, ma evidentemente tu non l’hai ancora trovato. E forse nemmeno ti interessa di trovarlo. Tutto quello che hai trovato è un bagno di latinoamerica….e tanto basta.

tango....a San Telmo...

Un sueño argentino-el inicio

scrivo dall’aereporto di madrid.

È da qui che si comincia….l’avventura sta per iniziare! La destinazione Buenos Aires è ancora tutta da venire, ma già ci sono i primi segnali.

L’inizio, a dire la verità, è stato un poco strano: oggi pomeriggio, prima di partire mi è venuta la febbre prima e per un momento anche la nausea. È incredibile come la stanchezza e le emozioni ci sorprendano e ci spiazzino così.

Ha del sorprendente come il mio corpo ha reagito a questo viaggio. Testato da diversi viaggi, ognuno con una sua condizione particolare, non mi sarei mai aspettato una reazione così forte. Ammetto che probabilmente l’emozione dominante, almeno per un certo tratto è stato un po’ di sana paura. Evidentemente questo viaggio in solitario a 12000 km da casa ha scatenato una grande gioia e un piccola paura nel partire. E allora che l’adrenalina che sta dietro a questa paura mi aiuti a scendere dalla dimensione del sogno e calarmi nella realtà di questo bellissimo ( perchè lo penso ancora di più ora) viaggio.

Adesso c’è solo l’intercontinentale….questo lunghissimo, eterno atlantico….

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