#AltoAdige/SudTirol
Bolzano/Bozen
Post strano quello su Bolzano. E’ una città di chiara impronta germanica nel suo funzionamento, nella sua razionale viabilità e nella sua organizzazione. Però ha un centro storico carino e anche un po’ chiassoso. D’accordo era agosto, mese di altissima stagione, e di turisti c’e nè erano veramente tanti ad affollare, ordinare, camminare e degustare.
Non so…come se Bolzano mi sfuggisse di mano, senza farsi comprendere. Rifugge comprensioni facili una città in cui la matrice tedesca sembra essere stata confinata nel piccolo centro storico. Fuori è un grandinare di cognomi italiani ai campanelli, di monumenti fascisti ( nel senso di costruiti con quello stile architettonico) ad ogni piazza.
L’impressione è di un italiano parlato senza inflessione dai madrelingua italiani e di un italiano parlato da un madrelingua tedesco che alla mia sensibilità uditiva potrebbe essere di Caldaro o di Brema. Non riconoscerei differenza, a Bolzano.
Caldaro/Kaltarn ( Lago di )
Una visita estremamente breve, qualche ora, intramezzata da una passseggiata per il lago con più vigneti che abbia mai visto e una visita alla Cantina Sociale. Qui tutto ti ricorda che sei entrato nel mondo della montagna: l’architettura delle chiese, i balconi in legno delle case, la prudenza degli automobilisti. Tutto sembra un orologio dal meccanismo perfetto: di quelli che non si inceppano,mai. E’ tutto curato e generalmente ben organizzato per accogliere bene il turista: da qualunque parte egli provenga.
Abbazzia di Novacella
A circa una 40kmda Bolzano, accanto alla florida ( economicamente) Bressanone è stata costruita questa famosa abbazzia. I frati agostiniani sono qui dalla notte dei tempi e da secoli producono unguenti, cosmesi e vino. Adesso non lo fanno più direttametne come nel Medievo, ma hanno ingaggiato un enologo, hanno una cantina all’avanguardia ed una enoteca-shop con tanto di corevin per gli assaggi multipli. Tutto molto cantina chic, customer safictaction, ricerca di nuovi mercati e professione di fede.