Viajar descanta, ma chi parte mona torna mona

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La strada Etrusca- un pensiero

E’ proprio vero..per cercare di capire questa repubblica cialtrona che el’italia..bisogna andare per paesini.
Ah questi colori di Toscana..cosicomplementari ai colori dell’autunno!! Girare, scovare, scoprire paesini semi-sconosciuti euno sport da praticare assiduamente in terra etrusca. Siamo giariusciti a vederne di piumi potessi immaginare prima di partire: forse etutto qui la sostanza nutritiva per la fame di scoperta.

Almeno per stavolta non riusciremo a vedere tutti i borghi (che dico tutti..forse e’tanto se ne abbiamo visto un terzo) a cavallo tra Perugia e Arezzo, tra Cortona e Siena, tra Pienza e la tuscia viterbese, tra la Maremma e Pitigliano.
Un motivo ecertamente una solida scusa per organizzare un altro giretto ad esplorare palmo a palmo la Toscana.

La terra etrusca di medievo e borghi, di vino e pecorino stagionato esospesa tra una miriade di colli, vedette da cui gettare gli sguardi sulla valle sottostante.
Ecco forse limmagine che mi mancava per completare il quadro unitario dei miei giretti autarchici: litalia dei comuni
Il sentimento e il sangue che scorre nelle vene di questo disgraziato paese sta tutto qui.

La Strada Etrusca-Abbadia San Salvatore

E’ una piacere sottile scoprire un paese sconosciuto girovagando per le strade provinciali del Sud della Toscana. Impagabile l’estetica della vista che ti accompagna sulla strada che si arrampica lungo il costone sud del Monte Amiata: siamo stati fortunatitocca ammetterlo!

L’esplosione dell’autunno lungo la strada ci regala la visione di un festival di colori che pare un dipinto espressionista: rosso, ambra, verde chiaro, verde scuro, tonalità di giallopersino viola. L’impressione che Manet abbia copiatoo quantomeno si sia ispirato ai colli toscani è un pensiero che nasce spontaneamente.

Piacevole tappa sulla via del ritorno, Abbadia, cittadella arroccata sul Monte Amiata, con il suo centro storico medievale lascia una piacevole sensazione di bellezza e calma. Le strade semivuote si lasciano ammirare dall’occhio curioso del visitatore

La strada etrusca-Sorano/Sovana

Sorano

A qualche chilometro di distanza da Pitigliano, la meno famosa e indubbiamente più godibile Sorano, si adagia placida su una delle tante colline calcaree della zona. Deliziosamente costruito a strati, in parte simili a terrazzamenti, il paese mette subito di buon umore Anche qui la costante sembra essere la presenza di padroni di casa, molto affettuosi e miagolanti. Sparpagliati lungo i vicoli della rocca vedono e accolgono il visitatore seguendolo passo passo

Con molta calma ci si incammina per le viuzze del paese, non molto famoso, ma sicuramente adorabile nel suo essere piccolo. Consigliabile di mattina: ci si mette subito di buon umore

SOVANA

Una delle frazioni di Sorano, questo minuscolo borgo è collegato ai luoghi vicini attraverso le Vie Cave. Le antiche strade etrusche scavate nelle pareti di tufo, tagliano le colline per collegarsi a paesi e necropoli. Sovana ha un aspetto gentile, ingraziosito dalla piante di fico e dagli uliveti tutt’intorno al centro abitato. La visita non necessita più di mezz’orama vi assicuro che rimarrete colpiti da questo minuscolo borgosi merita il titolo di piccola perla…!!

La strada etrusca-Pitigliano

Uno dei borghi più grandi, sia di estensione che di abitanti, tra le mete visitate in questo giretto lungo la strada etrusca.

Onestamente pensavo di godere di una tranquillità maggiore, pensando che a Novembre la getne non si muovesse. Mi sbagliavo: qui i visitatori abbondavano quanto le case in tufo.

La piccola Gerusalemme ( data la presenza secolare di una piccola comunità ebraica e di una sinagoga) ha molteplici fattori di vanto su cui crogiolarsi. Non solo le specialità eno-gastronomiche ( tra cui l’ottimo bianco di Pitigliano) come tutta la maremma danno lustro a questo borgo. La particolarità di questa cittadella è data dall’essere costruita sul tufo, il che le dona un colore tra il giallo paglia e il rosso calcareo. Da visitare sicuramentemagari pregando di non trovare ressa….

La Strada etrusca- Città della Pieve/S.Casciano

Città della Pieve

Ci alziamo abbastanza presto per i nostri standard, considerando anche l’ora legale, e ci mettiamo ancora a giro: il nsotro zigzagare tra regioni oggi ci riporta in Umbria. Partiamo con l’idea di dirigerci a Città della Pieve, anche se nessuno dei due sa bene cosa aspettarsi.

E il centro italia ci riserva una gran bella sorpresa: ah somma gioia quando l’occhio cade su uno di questi borghi e paesini a cavallo tra Umbria e Toscana, tra Arezzo Siena e Perugia. Non ci sono solo le meraviglie gastronomiche per il palato

Rosso e ambra, vinaccia e marrone non sono solo i colori dell’autunno ma anche le case e i vicoletti d’un borgo appollaiato dolcemente in collina, in un saliscendi di sapori e architettura medievale.

SAN CASCIANO DEI BAGNI

La sp320 taglia come un serpente i colli di questa ultima propaggine di provincia senese, che partendo dall’Umbria va a raggiungere l’antica strada romana Appia. i colori autunnali dipingono splendidi squarci per chi si prende la briga o il coraggio di non avere fretta: l’impagabile piacere di godere del paesaggio di una vecchia Toscanadi quella terra che veniva chiamata Tuscia. Lungo la strada che da Chiusi va verso il Lazio ci sono minuscoli paeselli curati, pittoreschi, addirittura d’una bellezza acqua e sapone. San Casciano è uno di questi: si gira in 20 minuti, possiede una collezione di gatti con il senso del divismo (…si mettono in posa davanti alla macchina fotografica) e una moltitudine di nonni molto socievoli

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