Viajar descanta, ma chi parte mona torna mona

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Dandalu- Tavira

Per l’ultima tappa portoghese, scelgo di saltare la troppo turistica Farofuggo dalla mare di inglesi che affollano le spiagge e le località dell’Algarve e mi dirigo, con un autobus che sembrava andasse a carbone in questo piccolo paesino: Tavira.

Si tavira si potrebbe apprezzare, almeno in questa parte dell’anno, la scarsità di turisti e molte altre cose che la rendono davvero apprezzrabile.

Il modo migliore sembrerebbe gironzolare nel tardo pomeriggio, quando la calura ( 34-36°) e il sole rendono passeggiare un piacere e non un gioco al massacro.

Ci si può arrampicare nella parte vecchia da una delle tante stradine in pavè che salgono verso la Chiesa di Santa Ana e il Castello, aprezzandone le tante casine bianche decorate con gli azulejos, espressione del genio dei ceramisti dell’epoca islamica. Arrivati in cima, lo sguardo appraccia tutto il paesino, compresa la piana alle spalle di Tavira e si spinge, dall’altro lato, fino a questa parte di Oceano Atlantico.

Scendendo nella zona di Praça de la Repubblica, si può apprezzare dei graziosi ponti che uniscono le due parti della città divise da un fiume dalle curve sinuose e materne, che sembra quasi accarezzi la cittadina prima di gettarsi nell’oceano.

Quieta e per nulla chiassosa durante i torridi pomeriggi, Tavira sembra destarsi ( ma mai troppo) verso il tramonto, quando una temperatura ideale e suoi abitanti si dirigono al bar a rinfrescarsi con una cerveja o seduti su una panchina dei tanti giardini a chiaccherare.

Curiosa, infine, l’incredibile concentrazione di Sapatorias, negozi di scarpe, ne avrò contate 15 nel raggio di 2 km quadrati…!!!

E ora lasciamoci alle spalle il quieto Algarve,i suoi molti inglesi e mi aspetta mi amor Sevilla per un bacio veloce prima di andare verso la Costa de la Luz!!!

Dandalù-Gente Portuguesa

mi è venuta l’idea di scrivere questo post dopo gli ultimi due incontri di oggimolto inconti e molto casualima cominciamo dal principio per una volta e non dalla fine.

Una cosadiciamo una caratteristicaun sentire comune a tutte le persone che ho incontrato è la stessa identica diffidenza, quando non malcelato disprezzo, verso la spagna e le sue genti.

Michele, il csurfer salentino di lisboa, mi spiegò come ci sia questo sentimento verso i vicini per ragioni storiche. Credo che sia vero, ma non è tutto qui: altrimenti non si spiegherebbe come sia discretamente diffuso anche nei ragazzi giovani, questo sentire si può intuire nella comunicazione: mi è capitato diverse volte di presentarmi e scambiare ( a volte solo provarci) due chiacchere con qualcuno. Quando dicevo di venire dall’Italia mi hanno sempre risposto con un largo sorriso, a patto che, quando capitava di incontrare qualcuno che lo parlasse, la comunicaizone fosse in inglese.

E, tralasciando Lisboa ( che per ovvi motivi non fa testo) è difficile trovare qualcuno che parli un poco di inglesearrivando all’assurdo ( e al comico) di una comunicazione con domanda in italiano e risposta in portoghese ( e viceversa) !!!

mi fa riflettere questo rifiuto, perchè pensando a quanto io non sopporti il francese e trovi il tedesco una lingua x me troppo difficile non ero mai arrivato a odiarle come lingue e come espressione di un popolo.

Certo mi è capitato di avere qualche conversazione in spagnolo….ma erano mosche bianche!!!

considerazioni sul cattivo vicinato a partepassiamo ora al contatto umano, a questa solidarietà mediterranea che molto mi ha dato

in principio fu Michele, salentino ( di lecce città) che mi ospitò a lisbona e che mi portò anche al cinemaa vedere una rassegna di film italiani!!!

dopo fu Evoraanzi fu quasi tutto il gruppo di Csurfer di Evoraperchè se è vero che sono stato solo in una casaho conosciuto e ciacolato con un sacco di genteho mangiato e festeggiato insieme ad un gruppo di ragazzi universitari come Catarina, Andrè, Liliana, Fabianariso, scherzato, cazzeggiato e sopratutto mangiato un bacalao da applausi con Nuno e Tiago

Una volta arrivato a Beja, mi ritrovo nel bel mezzo di una confusione cosmica, ribaltato dal di dentro da questo tarlo che ho in testa e faccio due incontri incredibili!!! talmente incredibili nella loro semplicità da rovesciare completamente il mio umre e dandomi quel momento di serenità (…il tarlo rimane ehsia ben chiaro!!) però come raccontare un signore che ti ferma per la strada, chiedendoti se fossi italianoe tu stupito dici: si!…e dopo ti fermi a chiaccherare e scopri che è un frate francescao dell’Angola che ama l’Italia e ha preso i voti ad Assisi!!

L’altro incontro non ha molto di speciale in sése non che, credo farà sorridere i “sudici” che mi leggono e che, per studio o lavoro, sono giù al nord..insommaimmaginate la scena..io seduto su una panchina di un giardino che fumoun ragazzo si avvicina, mi chiede una sigaretta e, scoperto che non parlo portoghese ma sono italiano comincia a parlarmi e chiaccherare!!! per il solo gusto di fare due chiacchere!!!

Dandalù-Beja

 

Continuo a ripetermi che è il caldo….è colpa del caldo….

forse è vero forse no….

per fare caldofa caldo sul serio se il termometro segna 34° gradi…..

e il caldo mi sta opprimendo il cervello, mi annebbia la testae non riesco a pensare….non riesco ad avere un minimo di lucidità e a decidere che fare

una sgradevole sensazione si è impadronita di me da quando ho messo piede in questa cittadinaBejaonestamente nulla di che….qualche viuzzuola degna di nota, qualche azulejos carinoun castello senza troppe pretesee fine. ma non è nemmeno questoè perchè questa sensazione me la sto portando dietro da quando sono sceso dal bus stamattina….e stamattina non c’era nè il caldo nè la piccola visita alla città….

è un tarlo che mi rodeun pensiero che non va via.

diciamo che i miei piani di visitare mertola e alcoutim, due piccolissimi villaggi del baixo alentejo si stanno vanificandovisto che dati gli orari del bussembra un impresa titanica tra coincidenza e incastri da inseguire….matura l’idea di dare un taglio netto

anche se non so bene come..e se la tentazione di andare direttamente in andalusia è forteè probabile che un giorno Tavira dovrebbe meritarlano?…bisognerebbe decidersi però….evvabeh….questo è un’altro paio di maniche….

vediamo se il fresco della serata porterà consiglio…..

Dandalù-Beja

 

Continuo a ripetermi che è il caldo….è colpa del caldo….

forse è vero forse no….

per fare caldofa caldo sul serio se il termometro segna 34° gradi…..

e il caldo mi sta opprimendo il cervello, mi annebbia la testae non riesco a pensare….non riesco ad avere un minimo di lucidità e a decidere che fare

una sgradevole sensazione si è impadronita di me da quando ho messo piede in questa cittadinaBejaonestamente nulla di che….qualche viuzzuola degna di nota, qualche azulejos carinoun castello senza troppe pretesee fine. ma non è nemmeno questoè perchè questa sensazione me la sto portando dietro da quando sono sceso dal bus stamattina….e stamattina non c’era nè il caldo nè la piccola visita alla città….

è un tarlo che mi rodeun pensiero che non va via.

diciamo che i miei piani di visitare mertola e alcoutim, due piccolissimi villaggi del baixo alentejo si stanno vanificandovisto che dati gli orari del bussembra un impresa titanica tra coincidenza e incastri da inseguire….matura l’idea di dare un taglio netto

anche se non so bene come..e se la tentazione di andare direttamente in andalusia è forteè probabile che un giorno Tavira dovrebbe meritarlano?…bisognerebbe decidersi però….evvabeh….questo è un’altro paio di maniche….

vediamo se il fresco della serata porterà consiglio…..

Dandalù-Beja

 

Continuo a ripetermi che è il caldo….è colpa del caldo….

forse è vero forse no….

per fare caldofa caldo sul serio se il termometro segna 34° gradi…..

e il caldo mi sta opprimendo il cervello, mi annebbia la testae non riesco a pensare….non riesco ad avere un minimo di lucidità e a decidere che fare

una sgradevole sensazione si è impadronita di me da quando ho messo piede in questa cittadinaBejaonestamente nulla di che….qualche viuzzuola degna di nota, qualche azulejos carinoun castello senza troppe pretesee fine. ma non è nemmeno questoè perchè questa sensazione me la sto portando dietro da quando sono sceso dal bus stamattina….e stamattina non c’era nè il caldo nè la piccola visita alla città….

è un tarlo che mi rodeun pensiero che non va via.

diciamo che i miei piani di visitare mertola e alcoutim, due piccolissimi villaggi del baixo alentejo si stanno vanificandovisto che dati gli orari del bussembra un impresa titanica tra coincidenza e incastri da inseguire….matura l’idea di dare un taglio netto

anche se non so bene come..e se la tentazione di andare direttamente in andalusia è forteè probabile che un giorno Tavira dovrebbe meritarlano?…bisognerebbe decidersi però….evvabeh….questo è un’altro paio di maniche….

vediamo se il fresco della serata porterà consiglio…..

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