Viajar descanta, ma chi parte mona torna mona

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Vagabondaggi-Andar per paesini

Carissimi,

lo so che questo periodo di silenzio del blog è stato lungo. Ma il Girandoliere era concentrato e immerso nella pianificazione di una nuova avventura: come viaggiatore incallito non poteva stare fermo troppo a lungo.

Un’idea nata una sera d’estate a chiaccherare in balcone con un viaggiatore curioso: da chiacchera nasce chiacchera ed ecco che nasce la voglia di partire e di fare un giretto insieme.

E il desiderio porta ancora nella direzione dell’italia centrale, verso quegli Appennini che sono la spina dorsale di questo paese.L’arrivare dell’autunno è lo sbocciare di quella staordinaria combinazioni di luci più fredde e colori che rendono le colline toscane e le montagne paesaggi da dipinto.

La meta di questo giretto umbro-toscano ( e forse qualche puntata in romagna) è quasi un ritrovarsi con queste terre mischiate di genti, colori bucolici, cibi paradisiaci. E che cos’è questo nostro giretto se non unandar per paesini”?

La Strada Etrusca-Cortona/Panicale/Cetona

CORTONA

Ci siamo arrivati che era ormai sera inoltrata, attraverso una tortuosissima salita che dalla pianura sale vorticosamente alla rocca. Solo la mattina dopo abbiamo avuto una mezza chance per vederla completamente: peccato solo per un anebbia persistente abbia raffoscato borgo e luci fotografiche.

L’istinto di ammirazione per gli etrushci ti viene spontaneo quando comprendi il costruire i palazzi in verticale per via del poco spazio, lasciando alla centrale e splendida piazza il privilegio di essere spazio aperto. Bella, a tratti intrigante, con squarci interessantipeccato per la foschia e l’eccessivo assembramento di barbari

PANICALE

Uno dei borghi d’Italia più belli come recita un cartello all’entrata del paese?…non voglio rispondere d’istinto..forse non è il caso di entrare in competizione con altri luoghi della memoriaguardacaso in Umbria e Toscana..

Anche Panicale fu costruito in cima ad una collinaforse per difendersi dai nemici..forse perchè queste zone d’Italia, che i colori dell’autunno dipingono di splendore, sono un unico andante collinare. Amore a prima vistaalmeno da parte mia non poteva andare diversamentequando ho visto i suoi palazzi..i vicoliil rosso mattoneil giallo pagliericcio del suo acciotolato. Nessun turista in mezzo tra te e la panoramica che si estede dalla piazzetta del Podestà fino al giovane uliveto che si estende tutt’intorno.

CETONA

Dopo la parentesi umbra, nel nostroandar pei paesini” ( copyright di un oste cetonese interessato ai nostri giretti) seguiamo il dolce altenarsi collinarefino a raggiungere Cetona. Qui troviamo poca gente ( per fortuna smebra che l’abbiam tutta lasciata a Cortona) e la piazza princilae, piazza della repubblica, che t’accompagna ad entrare nel paese arroccato dietro di lei.

In effetti Cetona nel suo intrecciarsi di vie intorno alla rocca, offre un’altro bell’esempio di meravigliosa terra di Toscana..non solo ci siamo fatti rapire dagli aromi del Pecorino ma anche dal suo saliscendi in pietra. La luce ancora calda, per essere novembre, aiuta a godere di questo borgo toscanaccio..

ps: per le foto dovete avere pazienzanella modernissima Italia è difficilissimo trovare una connessione!!

La strada Etrusca-L’introduzione

fonte:www.wikipedia.it

Ciao a tutti!

come promesso nei precedenti post da qualche tempo mi gironzolava in testa l’idea di un giretto italico in autunno. E’ che ormai qualche anno che mi piace, accanto ad un viaggio più lungo, organizzare un breve giretto all’interno della mia penisola.

Per questa occasione ho deciso di ritornare in Italia Centrale e più precisamente nella regione storica dell’Etruria.

Mi piace sempre ritornare in Toscana, regione molto bella dal punto di vista paessaggistico, accogliente nelle genti e superba nei cibi della tradizionale culinaria. In particolare, accompagnandomi con un amico, cercherà di esplorare alcune terre della antica dodecapoli etrusca ( insieme di città pre-romane che formavano il nucleo originario della Lega di città autonome etrusche).

Oltre alle bellezze che sicuramente troverà questa escursione sarà un’altra occasione, credo, di scoprire la vera Italia, quella che stà e dà il suo meglio nelle cittadine e nei paesi. Credo sia irrinunciabile, se voglio capire di più l’anima italiana, tuffarmi senza remore in questo vagabondare per paesi e paesini. Venerdì si partevolete venire con me?

Me_Sò_Umbriacato-Castiglione e Passignano

CASTIGLIONE DEL LAGO

Al lago al lago oggi si va!

La gita umbra continua dedicando questa giornata al Lago Trasimeno e alla sua vista da alcuni paesi. Partenza da Perugia, cambio a Terontola, e prima tappa a Castiglione del Lago il tutto via Trenitalia.

Il centro storico si snoda intorno ad una fortezza, circondata da una alta e spessa cinta muraria, il tutto appollaiato su un colle da cui si domina il Trasimeno.

Il borgo, in gran parte animato solo da una miriade di negozietti e ristoranti, è abbastanza piccolo. Indubbiamente suggestivo dalla fortezza godere del panorama sul placido lago.

Insomma piacevoleanche se nulla di più

 

PASSIGNANO SUL TRASIMENO

Dopo un pranzo veloce, consumato in stazione a terontola, avvicinandomi a Perugia, mi fermo in questo paesino di nome Passignano.

Sulle prime godo del caldo sole del primo pomeriggi, oziando su una panchina in riva al Lago, in una quiete ristoratrice per la schiena malconcia.

La prima impressione è di un paese vivo solo d’estate, durante la stagione turistica per campeggiatori di passaggio e velistima mi sbaglio terribilmente!!!

Fatti pochi passi si apre, lungo una stretta via in salita, il borgoalla cima del quale svetta una elegante rocca medievale.

Il paesino è piccino, arroccato su un colle e con pendenze quasi proibitive si visita in un’ora appena..ma mi conquista subito e acriticamente guadagnandosi la palma del favorito!!!

Me_Sò_Umbriacato-Spello e Spoleto

ME SO UMBRIACATO

Inizia l’avventuraMe soumbriacato!! questo è il titolo scelto per questa nuova gita in Centro Italia!!!

Stamattina, risvegliato da una luce primaverile, ho trovato conferma: l’ostello è pulito, carino e ben tenuto. Certo il freddo è ancora pungente per un marzo pieno di rigidità invernali, ma questo cielo terso ha spazzato via i grigiori della stagione fredda, regalandomi un podi luce per godere della visita della prima tappa: Spello

SPELLO E SPOLETO

sul trenino che mi porta comincio a entrare nell’atmosfera della gita, cullato dall’andatura ciondolante del regionale, prendo confidenza con collinarità umbra.

Accolto da una stazioncina piccina piccinaessenziale nel suo raccoglimentoessa è la prima porta d’accesso di questo borgo, così intima da ricordarmi Buonconvento.

Per arrivare dentro le mura etrusche una breve passeggiatauna quindicina di minuti…. per poi tuffarsi in questo borgo

Vedere tracce di medioevo ovunque, attraversata la porta romana e il giardinetto antistante, godere di un sole caldo via via che le ore si fanno più centrali. Incomincia da qui questa sbronza di umbria, l’umbriacatura, regione di borghi, santi, passato etrusche e testimominanzie medievali.

Possiede un sapore speciale poi, mentre cominci a prendere confidenza con spello, incontraciare una calorosa vecchia umbra che ti dà il benvenuto e ringrazia per questa giornata di sole, augurandoti una buona visitache non può essere altrimenti con questo tempo.

Spello sornione, carino nei suoi stretti vicoli, ti regala un tuffo nel tempo, una pausa di quiete serena, peccato per la chiesa di S.MAria Maggiore, chiusa sine die per restauri, dei cui affreschi avevo sentito un gran benepazienza!

Guardi e ammiri queste vecchie case in mura e calcevola la testa in fantasticherieche a te, forse a tanti, piacerebbe avere una così una casa così un giorno

gironzonzoli apparentemente a caso tra i vicoletti di spellocon in testa curiosità e sorriso


sono arrivato a spoleto, città famosissima per il Festival dei due mondi, dopo la mattinata spesa a spello. Il centro storico si raggiunge arrampicandosi su un’ampia rocca, dove, a partire dal tardo medioevo si è sviluppata la città, emblematico esempio dell’ITalia dei comuni. Complesso e variegato nelle influenze architettoniche di palazzi e chiese ( abbondanti come in ogni città d’arte)…ho riconosciuto un tocco di romanico ,sopratutto nella chiesa di San Domenico e nel Duomo..a proposito di Duomo,: la basilica è semplice, essenziale, con molto bianco ( e segni evidenti di lavori quali impalcature e ditte di restauro)…talmente semplice da appararie quasi spoglia.

Come nota folkloristica voglio spendere una parola di ringraziamento per i vecchietti spoletani che, senza che ne facessi richiesta, sono gentilmente intervenuti in aiuto al mio presunto spaesamento geografico.

Vorrei, seppur sommariamente, aggiungere qualche nota personale su Spoleto: sono partito con grandi aspettative, forse troppee complice la stanchezza, salite ripide e gambe mollidevo ammettere che Spoleto è carina si ma non entusiasma.

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