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La Carretera Panamericana...il prossimo viaggio del girandolierepate

La Carretera Panamericana…il prossimo viaggio del girandolierepate

A proposito di Panamericana

La Carrettera Panamericana e’ senza dubbio una delle strade più diffuse nell’immaginario collettivo quando si evocano immagini di grandi spazi e libertà. Tantè che in molti paesi latinoamericana viene anche definita la espina dorsal del planeta.

Quello che è sicuro che questa carrettera attraversa praticamente tutti gli stati del continenete americano, anche se a me, in questo momento interessano solo il tratto colombiano, quello ecuadoregno e un pezzo di quello peruviano.

E perchè ancora il continente americano? perchè dopo l’Argentina e un viaggio andino a cercare la Pachamama ho voglia di tornare?

Non lo so il perchè ( o meglio non lo so ancora…) ma quello che so che ho il desiderio di rivedere le genti latinoamericana e un pezzo dell’amato continente; so che per fare questo viaggio, salire sulle Ande mi dà la giusta prospettiva e so che la Panamericana mi porta sulle Ande. E sarà anche l’occasione per sponsorizzare BeWecolme in giro per le americhe e magari conoscere molte persone interessanti e arricchenti.

 

Pachamama-Riportando Tutto a Casa

Carissimi,

permettemi, a costo di essere un po’ ( solo un popromesso) melanconico, di estendere la sensazione strana che prende lo stomaco e a volte la testa di ritorno da un cammino. Qualche giorno l’atterraggio, quando il corpo ha cominciato a smaltire le fatiche che annebbiavano la testa, mi fermo a contemplare i propri pensieri. A chiunque sarà capitata questa sensazionea me è successa mentre guardavo il cielo notturnoaspettando un sonno che non voleva venire.

Questo, almeno per me, non ha nulla a che vedere con la fine fisica del viaggio, come esso dovesse avere un inizio e una fine, ma molto più semplicemente l’inizio di una nuova fase del viaggioquella in cui pensieri, emozioni e sensazioni emergono prepotentemente e lottano per uscire

In questo senso si apre una nuova fase: il tesoro di un cammino è maturo per uscire e per portarti i doni che questa esperienza ti ha lasciato come tanti invisibili segni nel corpo e nella testa. Questa è la ricchezza impagabile del viaggiocredo

ps: lo so che state aspettanto le foto….allora la pagina riassuntiva del viaggiocon tutti i percorsi, moleskine di viaggio e le attese fotola trovate qui

Pachamama-Bolivia 5 Giugno

E’ da un podi giorni che ricorrono alcuni pensieri ontologicamente legati al viaggio in se’una serie di domande mi frullano in testa.

Dalla partenza in poi mi sono capitati una serie di malanni ( notte in bianco, soroche, mal di denti e influenza) sicuramente disturbanti. Il cammino non si earrestato ma estato rallentato..come se avessi la sensazione di non essermi goduto a pieno il viaggio.

In peruho fatto di versi incotnri, trovando persone gentili, interessanti e generosi nel darmi una mano ( i miei infermieri Pepe&Marco). Ho avuto la fortuna di poter saziare la mia curiositasulla storia del PEru’, sulla sua situazione sociale, sulle sue contraddizioni, sulle sue bellezze.

Tutto questo fa parte del tesoro di questo viaggio. nemmeno il fatto che, sulla calle, rimanevo uno straniero- benchequando aprivo la bocca, parlando castellano, lo sguardo di chi avevo di fronte si addolciva: non ero piuun gringo ma solo uno straniero- puocancellarlo.

Questa sensazione e i guai fisici mi sembrano come un banco di prova verso il viaggio. Come se un misterioso protettore dei viaggiatori mi avesse di fronte alle difficoltaper vedere cosa succede

Pachamama- un post perouano

Piu’ che parlare delle cose che ho visitato ( per quello mi pare di aver raccontato sensazioni ed emozioni nei post precedenti) vorrei parlare del Peruche ho percepito nei visi, nelle chiaccherate e rapportandomi con le persone.

Prima di partire non ho voluto vedere immagini e foto perchevolevo vedere con i miei occhi. Questo, ovviamente non significa che non mi sia interessato della sua storia, anche recente. E’ da qui che vorrei partire nelle mie arbitrarie e personali riflessioni sul paese degli Inca: tra l’inizio degli anni ’90 e i primi anni del 2000 i peruviani hanno conosciuto una guerra civile. Presi in mezzo tra il terrorismo di Sendero Luminoso ( gruppo rivoluzionario marxista a difesa dei contadini trasformatosi in breve tempo in gruppo armato che sparava e faceva affari con i narcos) e Alberto Fujimori ( ex-presidente del Peruche vista l’occasione dell’emergenza terrorismo ha sciolto il parlamento, instaurato la dittatura, e creato un regime che faceva i suoi interessi con multinazionali nordamericane e narcos).

Mi eparso di notare come ci si sforzi di migliorare nonostante permangano molti problemi ( le ruberie dell’ex presidente hanno contribuito a impoverire ulteriormente il paese)che affligono il Peru’. E’ indubbio che l’arte di arrangiarsi latina ( i combi sono qualcosa di eccezzionale) rappresenti una delle risorse migliori di questo popolo. Ci sono tuttavia alcune criticitaendemiche ( analfabetizzazione, povertae traffico) che richiedono una classe dirigente finalmente capace.

Il sopperire della gente con la fantasia e la creativitalatine alle mancanze equalcosa che in Peruraggiunge dei ragguardevoli livelli: il trasporto pubblico ne eun esempio lampante. Ove non arriva lo stato un sistema di piccole e piccole imprese danno vita a combi, autobus, taxi collettivi per il diritto alla mobilita’.

A volte ho pensato che ci fosse un velo di tristezza negli occhi della gente che incontravo e vedevo per stradama poi ci ho ripensato: come puoessere triste un popolo che ha tra le sue mete per viaggiare l’allegro Brasile???

Pachamama- L’attimo di sospensione

www.youtube.com/watch?v=_UuH68rGR30

Infine ci siamo giuntiAd entrare nel clima da viaggio intendo. Nonostante i preparativi pratici, le mille cose da fare prima di una partenza..solo quando mi siedo in aereo comincio ad entrare nel clima.

Piano pianocercando di carpire da ogni momento le sensazioni: quel strano susseguirsi di percezioni differenti..ecco che senti di cominciare ad entrare in quel strano e particolare umore..quello da viaggio!!

Non parlo di quel mix tra incoscienza ed euforia adolescenziale che prende nei confronti dell’ignoto ,quanto delle tante piccole e impercettibili sensazioni che ti dal’essere in cammino.

Come se l’azione stessa del mettersi in cammino provocasse dei micro-cambiamenti interiori in un procedere che esi lento ma inarrestabile.
Le sensazioni stesse, proprio grazie allo loro unicita’, entrano a far parte del viaggio.

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