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Vent’anni dopo-Ringraziamenti

 

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Anna, Diego, Dario, Julia

 

Per avermi insegnato l’ospitalitabalcanica( e avermi fatto innamorare della gente)

Katarina, Sabina e Petar, Ferida e Haris, Boris, Amela, Anel

 

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Vent’anni dopo-La Polveriera

Ora mi interessa fissare alcuni spunti che mi girano per la testa e che non mi danno tregua.

Balcani..montagne buone solo per agguati fa dire Paolo Rumiz al personaggio di un suo libro..e mi evenuta voglia di verificare, punto da cui partire in questo discorso complicato in direzione est.

A Fiume mi sono sentito dire che in fondo siamo mediterranei, figli dello stesso mare che avvicina le sue sponde costantemente da secoli..

 

A Jajce ho ascoltato le ragioni di chi cerca, quotidianamente e faticosamente di scrostare le scorie del pregiudizio nella testa di bambini indottrinati giain tenera eta’. Ho condiviso l’ansia di chi mi racconta di tensioni crescenti in seno a queste valli di montagna, divisioni artificiali strumentalizzate ad arte da politicanti d’ogni parte.

Nel cantone di Zenica ho percepito la chiusura in se stessi di certi bosgnacchi, in una sorta di auto-difesa del proprio microcosmo personale come unica arma di resistenza. Ascoltando parole e discorsi che non trasmettono nemmeno piula rabbia di cittadini abbandonati dallo stato, avvitandosi in un fatalismo da soppravvivenza spiccia.

 

Viaggiando verso nord, lidove comincia la pianura pannonica i problemi, mi dicono, riguardano sopratutto un’identita’nazionale. Il sentirsi bosgnacchi eil vero nodo centrale di tutta la questione: imparare a riconoscersi come comunitaeterogenea ma dotata di un sentire comune al di ladelle differenze religiose usate da chi a interesse a dividere e speculare. Questo ascolto a Tuzla seduto in uno dei tanti caffealleuropea del centro cittachiaccherando con Boris l’attore e i suoi amici parlando di bosnia prima e di italia poi. E mi gela il sangue quando con ostentata tranquillitacita Rumiz senza conoscerlo e mi dice:” vedrai, gianni, che ci arriverete anche voi! A disgregarvi e a dissorvevi in una guerra fratricidalo sai che il prefisso telefonico della Jugoslavia e’ il +38?…e il +39 a quale stato appartiene?”

 

la nostra difficoltanel capire la Bosnia nasce proprio dalle resistenze dell’Europa a discutere su sevstessa e a fare i conti con la propria storia.Noi rimuoviamo la Bosnia anche per la paura di doverci guardare in essa come in uno specchio.

 

 

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