17.08 Toledo
Città fortificata, arrocata in una collina-castello in pietra. si snoda per vie e viuzze in ciotolato-lungo assai casuali. peccato vederla oggi, sarebbe stato + utile in un altro giorno, forse…
ma nn è solo il flusso di fiumana turistica e i classici negozi a loro esclusivo uso a disturbarmi.
in realtà penso che questa cittadina nn mi ha nè colpito nè nemmeno sfiorato: sono rimasto abbastanza insensibile al suo fascino.
Quello che invece mi ha colpito è stato il pranzo…la “carcamusa” era semplicemente SUBLIME!!! Piatto tipicamente toledano, questa specie di spezzatino in sugo piccante e patate è qualcosa di veramente imperdibile anche per quelli che come me non mangiano carne..mangiato in una taberna molto casereccia e accogliente.
Ora finalmente ho capito cosa intende il mio ex-coinquilino Santi ( spagnolo di Santander) e quali sono i riferimenti in fatto di cibo e alcol…le proporzioni pantagrueliche e le auto-devastazione iberiche sono sotto il mio naso:in spagna si mangia tanto è vero…ma si mangia proprio bene..
Dei paesi baschi mi erano piaciuti i paesaggi e il carattere fiero e selvaggio di questi posti. La loro forte carica identitaria si esprimeva al meglio nei piccoli paesi della costa, a viso aperto tra gli schiaffi dell’oceano e la maestosità delle montagne. stretti da una parte e rimandati in dietro dall’altra..
E mi hanno confermato l’amore per il cibo e il vino: e in questo sono perfettamente e indiscutibilmente spagnoli.
