il 2015 per il girandoliere è stato un anno molto ricco di viaggi: infatti durante quest’anno ho caricato lo zaino di poche cose e sono partito spesso per andare a vedere con i miei occhi posti nuovi come la frizzante Bristol, ho caricato gli borse e con la mia fidata bicicletta ho solcatoil Danubio,sono tornato nell’amatissimoSalento, dopo tanto mancare sono tornato nella fiorita e ordinataOlanda,con in mezzo una capatina inToscana, e un weekend enograstronomico aPalermo!
E dopo girovagare è giunto il momento di dare i numeri, anche per quest’anno del blog!
Mi sembra di essere atterrato a Las Vegas…e invece e’ Eindhoven!
La citta’ della Philips sembra una gigantesca giostra, molto spesso kitch, intrisa di modernismo, di ricerca tecnologica e mercato neoliberista. Una città che nasce, vicino alla sede della Philips, dall’unione di quattro villaggi e che ha saputo trovare la sua dimensione nel connubio tra la corporation di famiglia e la locale università, sicuramente molto attiva e rinomata per le sue eccellenze.
Camminarci di domenica mattina, in una già gelida giornata d’autunno, rende l’idea di una città dove lo stile architettonico minimal olandese incontra il vetro resina e l’acciaio. Il tutto ha un che di mostruoso. Letteralmente.
#Maastricht
Maastricht si presenta bene sin dalla prima occhiata: i vividi colori dell’autunno sugli alberi colorano di tinte pastello il borgo medievale del Centro. L’architettura minimal olandese si fonde senza stridere con palazzine e una discreta quantità di chiese,di stile gotico (Alla Tim Burton, per capirci).
E ne viene fuori una citta’ a misura di famiglia quasi tutta attraversabile a piedi e in bicicletta ( d’altronde Maastricht e’ Paesi Bassi al confine con Belgio e Germania.
Se la domenica pomeriggio era parsa sonnacchiosa e calma, anche il lunedi’ mattina Maastricht appare una città’ placida, che va al lavoro senza fretta e stress: gli abitanti passeggiato volentieri per le strade in pavé del centro storico.
Notevolmente ben curato il parco lungo Mosella che costeggia la citta’ in senso verticale: polmone verde della citta’ viene usato per il relax dagli abitanti, e per cercare un po di calore da me infreddolito dal sole novembrino olandese.
Bello e vissuto dalla persone il lungofiume, anche se non gode di quella atmosfera magica e della vivacità notturna dei lungofiume di Parigi o Belgrado.
Agli usuali “Ma ti xè sempre in giro?” e ” Ma no ti ga na casa” di solito rispondo: Avevo un po’ di tempo e costava poco, perché no?
In un pomeriggio di cazzeggio ho notato che si incastravano bene delle date di un weekend. Ho dato un’occhiata veloce ai prezzi per qualche destinazione.Ed è così che è capitata l’occasione per andare aMaastricht. In Olanda ci sono già stato in due occasioni: nel 2000 per visitare Amsterdam e nel 2006 per visitare Rotterdam , Leiden e l’Olanda meridionale.
Dopo un assenza quasi decennale….perchè non dovrei tornare???
magari con questa colonna sonora a scaldarmi dalla fredda e piovosa Olanda
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