Vitae [latino Vite]
Nebbia. Nel senso di caiigo. questa è l aprima cosa che respiri quando metti piede sulle Langhe. Quel senso di umido che ben conosci, che ti porti dietro dalla tua città. Ecco.
Poi giallo, giallino, rosso, rosso fuoco, rosso arancione, verde smeraldo tutti insieme nelle viti, nel paesaggio e nelle Langhe.E a fianco della collina un bianco lattiginoso che sa di banchi di nebbia all’orizzonte della collina più bassa. E bestemmie per te che vuoi fare una foto.
E Fenoglio. E le colline per arrivare a Mango, a Neive.E Nebbiolo. Uva magica che ha regalato il famoso Barolo e il pregiato Barbaresco. E poi Dolcetto d’Alba e di Dogliani..e barbera d’Alba e Gavi e….poi come cantano gli Africa Unite in una vecchia canzone dedicata al Piemonte:
Dormono le valli le montagne le prigioni
dormono le antenne le discariche i veleni
ma quella ricca terra di calcare per i vini
è un pianto perduto, rancore.
Io non posso descrivere le sensazioni familiari che mi ha dato la nebbia, non posso scrivere le immagini del film su Johnny di Fenoglio, non sono in grado di trovare le parole per un Barolo.
Posso
invece confermare la formula: Binco, Vino&Nebbia. Dà risultati ottimi