Viajar descanta, ma chi parte mona torna mona

#Bordeaux-Apologia di Bordeaux

#Apologia di Bordeaux

Si tratta di condensare, ora, in righe e parole le impressioni, i colori, gli stupori di una visita lunga quasi una settimana.  Tratteggiare dunque in qualche espressione la notevole cura delle vetrine dei negozi, arredate con gusto e spruzzate di pastello, o il grazioso pavè di strade e piazzette che ingentiliscono il centro storico di Bordeaux, Patrimonio Unesco.

#bordeaux #placebourse

Città che dà l’impressione di essere molto viva e vivibile, senza essere rovinata da eccessi di traffico e congestioni disturbanti. Bordeaux possiede ai miei occhi italiani quell’eleganza e gusto tipicamente francesi che le dona una piacevolezza nel viverla.

Ad uno sguardo distratto potrebbe  anche risultare poco evidente, ma sottolo la scorza si intuisce un florido tessuto economico e commerciale. Dietro le quinte si muovono persone e soldi con molta discrezione. Certo il vino è un motore economico importantissimo in città-e lo si capisce immediatamente- dallo sfarzo e dal prestigio degli chateaux e dalla immensa fama del Sauternes.

Sauternes 1982

Ma l’aria che si respira a Bordeaux è quella di una città-porto con l’anima commerciale. Protetti dagli imponenti ed eleganti palazzi, i mercanti bordolesi seguono la sinuosa serpentina della Garonna, come fosse un cordone ombelicale che nei secoli li congiungeva con il mondo anglosassone. Se una volta il canale prilivegiato era con l’aristocrazia inglese, ora la Garonna porta l’oro rosso degli chateaux fino alle ricche sponde al di là dell’Atlantico.

#Marche-Andar per Cantine

#Marche

#Andar per Cantine

Un omaggio, dovuto, ad un grande cantautore italiano, per creare la giusta atmosfera enoica per questa nuova rubrica del blog: andar per cantine.

Una rubrica, quella di andar per cantine, che è nata dalla mia passione per il viaggio e per la scoperta e dalla curiosità per l’affascinante mondo del vino. E che vorrei continuare, quando possibile, anche nei prossimi weekend o viaggi, per avere una visione se possibile ancora più ampia dei luoghi visitati. Le Marche sono una regione molto importante nel panorama vitivinicolo italiano, ragion per cui è interessante approfondire la conoscenza partendo dalla zona di Ancona e Jesi.

MANCINELLI VINI, OLEIFICIO E DISTILLERIA

* Verdicchio dei Castelli di Jesi Superiore ( 2016): Giallo Verdolino brillante, ottimi profumi di gelsomino, fiori bianchi e zagara. Buon Equilibrio e Ottima Struttura.  IN SEMPLICITA VERITAS


* Lacrima di Morro D’Alba Superiore (2015): Il profumo di viola invade subito il naso, seguito da confettura di piccola frutta rossa e cioccolato. Struttura da invecchiamento, armonico e rotondo e persistente.

L’AMBASCIATORE DI MORRO D’ALBA

* Stell, Passito di Verdicchio ( 2013): Verdicchio Passito prodotto solo nelle migliori annate. Un colore marsalato e ambra, profumi botrizzati e miele.

MEDITAZIONE CON CIOCCOLATO FONDENTE

LA STAFFA BIOLOGICO

*Verdicchio Classico Superiore (2016). Da Vigne di varie età. Esplode di agrumi, fiori bianchi e gelsomino al naso, persistente ed equilibrato in bocca. Produzione limitata. Se lo vendessero i francesi, questo “Verdiccheau”, te lo farebbero pagare 60€


*Rubinia, Igt Marche, 100%Montepulciano (2013). Rosso rubino impenetrabile. Dopo essere stato inebriato di confettura di amarena arriva lo speziato di pepe, cacao e vaniglia. Morbido, Elegante, Lunghissimo e ancora più speziato in bocca.

DOLCE SCOPERTA

VIGNAMATA

*Versiano Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico (2016): Ottimo equilibrio tra acidità, freschezza e profumi. Buona la struttura e l’equilibrio. ANDARE SUL SICURO


* Campaliano, Igt Marche, 80%Montepulciano 20&Sangiovese (2011): Un rosso scuro che brilla nella notte. Gentile nella sua potenza, speziato di pepe, tabacco e cioccolato amaro. Lungo e ampio in bocca. Il miglior rosso bevuto nelle Marche. Rapporto qualità prezzo imbarazzante. In una degustazione alla cieca surclasserebbe molti rossi più famosi. VINO DI STATURA SUPERIORE

*Incrocio Bruni 54, Igt Marche (2015) . Negli anni ’30 il prof. Bruni incrocia Verdicchio e Sauvignon Blanc. Ne esce fuori questo piccolo vino di nicchia, che unisce i profumi agrumati del Verdicchio e la mineralità del S.B. Fresco e beverino, ha un solo difetto: il produttore ha finito tutte le bottiglie.

 

#Marche-Borghi (Cingoli, Monteccasiano e Recanati)">#Marche-Borghi (Cingoli, Monteccasiano e Recanati)

#Marche

CINGOLI

Il paesino, abbarbicato a quota 600 metri sul livello del mare, si auto celebra come il balcone delle Marche. E in effetti la cinta muraria che costeggia il centro storico di questo piccolo borgo è affascinante.Fortunato a trovare una giornata limpida, ho potuto spaziare con lo sguardo su tutta la fascia collinare compresa tra le provincie di Pesaro Urbino, Ancora e Macerata e godere di questo panorama.

MONTECASSIANO

Un’altro esempio di piccolo borgo alle pendici di un piccola rocca, come tanti  borghi nelle Marche. E’ circondato da colline più dolci, spesso coltivate a ulivi e vigne, e con un’aria più mite di Cingoli.
Notevole il palazzo dei Priori, del secolo XIV, e il bellissimo orologio del campanile: vero esempio di maestria artigiana.
Se lascio libera la mente ti viaggiare questo borgo mi ricordi qualcosa di già visto in Toscana e Umbria. Il classico esempio di borghi dell’Italia Centrale.

Recanati

Così tra questa immensità s’annega il pensier mio:e il naufragar m’è dolce in questo mare.

 

E d’altronde come potevo andare nelle Marche senza tentare di fare un giretto a Recanati? Senza risalire la collina per vedere il colle reso immortale da Leopardi che,lo ammetto, non mi stava particolarmente simpatico quando la professoressa del Liceo ha provato a farcelo studiare.

L’ermo colle di Giacomino Leopardi è solo uno dei colli di questa estesissima cittadina dove ha sede la fondazione dedicata alla memoria del poeta. Recanati è una città dalla forma estremamente particolare: una specie di serpente che si snoda a strapiombo lungo una serie di colli l’uno attaccato all’altro.
Offre panorami spettacolari sull’entroterra marchigiano fatto di borghi , una serie di palazzi ( tra cui la casa museo dedicata a Giacomino) sapientemente mantenuti ed una offerta culturale che spazia dalle poesie di Leopardi ai concerti di lirica organizzati dalla fondazione Gigli.

 

 

 

#Marche-Weekend tra ermi colli, castelli e borghi">#Marche-Weekend tra ermi colli, castelli e borghi

#Marche

un weekend tra  ermi colli, castelli e borghi

 

Per iniziare un po’ di colonna sonora : i Gang!

Dove ci eravamo lasciati? tra friseddhe , mare cristallino e danze mi sono voluto ricaricare una settimana in Salento. Ma ora, vista l’occasione propizia, non mi sono voluto lasciar sfuggire l’occasione di un giretto in una zona d’Italia a me ancora poco conosciuta: destinazione Marche.

 

#destinazione Marche

E allora vorrei farei un gioco e cercare ( ma c’è veramente bisogno di cercare ?)   almeno 7 buoni motivi per andare nelle Marche. Perché spesso sono passato da questa regione per scendere più a Sud senza mai avere una vera occasione per fermarmi qualche giorno per poter scoprire un po’ di più questi luoghi. L’ho attraversata spesso e volentieri senza mai cogliere l’occasione di fermarmi…e allora questa è l’occasione.7 Buoni motivi per andarci:

  1.  non ho mai avuto l’occasione per fermarmi a visitare  luoghi.
  2. una zona costiera ed un mare parecchio invitanti.
  3. l’armonia tra suoni della natura  e  i suoi silenzi lungo le vallate interne
  4. la possibilità di dedicare una giornata a visitare alcune cantine e  studiare un po’ i vitigni autoctoni delle Marche (Verdicchio, Lacrima di Morro d’Alba, Montepulciano, Sangiovese)
  5. I borghi di origine medievale, tipici dell’Italia centrale, che tanto mi piacciono.
  6. L’ermo colle di Giacomino Leopardi
  7. il naufragar me dolce lungo  questi colli

 

 

SalentoMeStaPresciu-vino&cazzate

Vino&Cazzate

 

Negli ultimi anni il settore vitivinicolo salentino ha conosciuto una nuova fama, grazie all’eccellente lavoro in termini migliorativi di molti produttori. La ricerca della qualita’ e’ diventato il volano per riaffermare l’importanza di radici e territorio. Alcune cantine,tra le altre, hanno sviluppato questo concetto. E sono andato a trovarle.

 

Cantina Due Palme

#girandoliere #salento #wine #cantinaduepalme

La prima tra le cantine visitate e’ stata Due Palme, cooperativa da 10 milioni di bottiglie l’anno ed un esempio virtuoso di connubio  tra terroir, qualita’ e tecnologia.

Salice Salentino riseva 2010: complesso, spiccatamente speziato e  con gradevoli sentori balsamici. Dorato di una persistenza importantissima. Avvolge morbidamente il palato. Vino da amare.

Malvasia Nera 2015:fresco e delicato, con sentori di marasca e more. Morbido e avvolgente. Piacevole sorpresa.

 

CANTELE

Cantele è una bella azienda agricola e realtà produttiva in quel di Guagnano, piccolo paese all’interno della DOC  Salice Salentino. Particolarmente apprezzata la visita tra cantina e degustazione:siamo stati accolti da Alex e guidati da Federica nel percorso in un atmosfera conviviale che trasmetteva passione per il proprio lavoro. Li conoscevo da prima, ma ho aprofittato dell’occasione per degustare 3 vini che mi incuriosivano

Rohesia Brut Metodo Classico :spumante metodo classico da uve Negramaro. Ho trovato molto interessante l’idea di sfruttare la naturale acidità del negramaro. Ne risulta un vino fresco, con decisi sentori di panificazione, armonico e abbastanza equilibrato. Discreta la mineralità. Spero che Cantele ci creda e continui perchè ha margini di miglioramento.

Fanoi (2011): top di gamma secondo l’azienda, è un primitivo in purezza con lungo passaggio in legno a smussare gli angoli. Complesso nel fruttato ,con sentori di sottobosco e confettura di marasca, con un’avvolgenza esaltante. Tannini ancora da smussare completamente. Sulla strada della gloria!

Le Passanti(2014): il mio primo vino passito da uve Fiano lascia la bocca piacevolmente piena di frutta tropicale e pesca sciroppata. Abbastanza persistente e armonico, si presenta come una gradita scoperta.

 

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